RECLAIM THE FIELDS

Qui di seguito troverete alcune informazioni su RtF tratte dai loro bollettini, per leggere o scaricare i bollettini in italiano e per latro materiale visita la sezione SCARICA E DIFFONDI.

CHE COS’E’ RtF.

RtF è un’organizzazione orizzontale, senza gerarchie e aperta a tutte le persone che si identificano nei nostri obiettivi. Chi rappresenta RtF? Ognuna di noi! Tuttavia, abbiamo bisogno di un gruppo che assicuri continuità tra un incontro e l’altro. Un gruppo che provveda a preparare un programma per l’assemblea successiva e un luogo che la ospiti; che provveda al pagamento delle spese di internet; che segua altri ambiti che possono avere molto in comune con noi (le occupazioni rurali in Spagna, le iniziative sui semi, altri movimenti contadini come Via Campesina…). È importante avere un gruppo che possa facilitare lo sviluppo politico e organizzativo di RtF a livello europeo, tra un’assemblea e l’altra, per far sì che le cose funzionino.
È così che sono nate le “carote”: non prendono alcuna decisione politica, piuttosto le preparano per discuterle durante l’assemblea successiva; le carote sono un gruppo aperto e trasparente, chiunque può entrare a farvi parte: basta essere presenti a un’assemblea e chiedere di essere aggiunti alla lista. Ci si può unire per qualche tempo e poi lasciare il gruppo. Dovrebbe essere un gruppo che cambia a rotazione, dove si può imparare dagli altri e condividere le proprie esperienze, senza che ci siano “esperti” insostituibili.

CHI SIAMO

Siamo un gruppo di giovani contadini o aspiranti tali, contadini ancora senza terra, persone che vogliono riprendere in mano il controllo della produzione alimentare.
Con il termine “contadini” ci riferiamo a persone che producono alimenti su piccola scala, per sé stessi o per la comunità, eventualmente vendendone una parte. Sono inclusi anche i lavoratori agricoli.
Il nostro obiettivo è quello di incoraggiare e sostenere le persone a restare in campagna o a tornare a vivere in ambiente rurale. Promuoviamo la sovranità alimentare (come definita dalla dichiarazione del Forum Nyéléni) e l’agricoltura contadina, in particolare tra i giovani e chi abita in città, insieme a stili di vita alternativi. In Europa il concetto di sovranità alimentare non è di uso comune; si potrebbe chiarire con idee quali la “autonomia alimentare” e il controllo della catena alimentare da parte di comunità allargate, non solo Stati e nazioni. Siamo decisi a creare alternative al capitalismo attraverso iniziative e modalità produttive che siano cooperative, collettive, autonome, legate ai nostri bisogni e su piccola scala. Stiamo mettendo in pratica le nostre idee, legando le azioni locali alle lotte politiche globali.
Per raggiungere questi obiettivi, gruppi di attivisti organizzano azioni locali e collaborano con iniziative già esistenti. Motivo per cui abbiamo deciso di non essere un gruppo omogeneo ma di aprirci alla diversità di chi agisce combattendo il modello di produzione alimentare capitalista. Affrontiamo tematiche quali l’accesso alla terra, l’agricoltura collettiva e il diritto a riprodurre e scambiare le sementi. Rafforziamo l’impatto del nostro lavoro collaborando con attivisti che concentrano le loro azioni in altri ambiti ma che condividono la nostra prospettiva.
Ciononostante, la nostra apertura ha dei limiti. Siamo determinati a riprendere il controllo delle nostre vite e a rifiutare qualsiasi forma di autoritarismo e gerarchia. Rispettiamo la natura e gli esseri viventi ma non possiamo tollerare né accettare qualsivoglia forma di discriminazione, sia essa basata sulla razza, la religione, il genere, la nazionalità, l’orientamento sessuale o lo status sociale. Rifiutiamo e combatteremo in prima persona ogni forma di sfruttamento su altre persone. Con la stessa forza ed energia agiamo con gentilezza e convivialità, facendo della solidarietà una pratica concreta della nostra vita quotidiana.
Sosteniamo le lotte e le prospettive di La Via Campesina e lavoriamo per rafforzarle tra la gioventù europea. Desideriamo condividere le conoscenze e le esperienze acquisite in anni di lotte e di vita in ambiente rurale, e arricchirle con quelle di chi, tra di noi, non sono (o non sono ancora) contadini e contadine. Ognuno soffre per le conseguenze delle stesse politiche e per questo motivo facciamo tutti parte della stessa lotta.

CRONOLOGIA

Breve sguardo sull’evoluzione di RtF
2007 – Giugno: mobilitazione contro il G8 a Rostok. Prima riunione di giovani sul diritto alla terra e l’accesso all’agricoltura; un piccolo gruppo decide di creare una corrente giovanile in seno al Coordinamento Europeo Via Campesina.
Novembre: su invito del sindacato agricolo basco EHNE riunione nei Paesi Baschi con una decina di partecipanti di Via Campesina. Decisione di fare un campeggio giovanile l’anno successivo. Nei mesi seguenti riunioni preparatorie a St. Denis (Francia) e Witzenhausen (Germania).
2008 – Settembre: campeggio “Farming a cool future” in Svezia, alla fattoria di Holma, organizzato dai giovani di Via Campesina assieme a Friends of Earth, in parallelo al Forum Sociale Europeo. Partecipano 150 persone tra dibattiti e laboratori pratici; si constata che sono molte le persone a non far parte di organizzazioni, ma questo non deve essere un ostacolo.
Ottobre: quinta conferenza inter-
nazionale di Via Campesina in Monzambico. Un terzo dei delegati devono essere giovani; vari ra-
gazzi europei si ritrovano e decidono per l’anno seguente un incontro internazionale.
Novembre: riunione in Belgio dove una quindicina di persone decide di adottare il nome “Reclaim the Fields – Giovani europei in marcia con Via Campesina”: viene redatto il testo “Chi siamo” e presa la decisione di fare un campeggio a livello europeo.
2009 – Marzo-Giugno-Agosto: riunioni per preparare il campeggio di Cravirola (Francia) a Wageningen (Olanda), Cravirola e Ginevra. Dopo il campeggio svedese si sono strutturati con diverse modalità tre gruppi, in Svezia, Svizzera e Belgio.
Ottobre: campeggio di RtF a Cravirola, con 400 partecipanti. Diversi gruppi di discussione su accesso alla terra e stanziamento in campagna, pratiche agricole alternative e dinamiche collettive. In seguito a questa iniziativa si manifestano dinamiche anche in Norvegia, Ungheria e Francia, un forte interesse in Germania e Spagna, anche tra la rete di cooperative Longo Maï.
Dicembre: mobilitazione a Copenhagen; Via Campesina offre a RtF ospitalità nella stessa scuola, le manifestazioni vengono fatte assieme; il gruppo svedese Mykhorryzza organizza una cucina da campo con ortaggi coltivati durante l’anno.
2010 – Febbraio: riunione a Barcellona a Can Masdeu. Discussione sui contenuti del testo “Chi siamo”, in particolare sui concetti di sovranità alimentare e non-violenza, e nuova versione del documento.
Marzo: persone che si identificano con RtF partecipano a un seminario sui semi a Graz e all’occupazione di un terreno a Digione.
Aprile: il 17 uscita del primo bollettino e partecipazione alla giornata internazonale di lotta contadina a Bruxelles.
Maggio: riunione a Basta, vicino a Berlino.
Luglio: campeggio “nazionale” in Ungheria di EarthRise, gruppo locale legato a RtF, con 120 partecipanti.
Settembre: secondo bollettino e incontro sul tema delle fattorie collettive, a Wieserhoisl (Austria).
Ottobre: riunione a Wieserhoisl.
2011 – Marzo: un mese dopo l’uscita del terzo bollettino, riunione a Heathrow (Inghilterra) e decisione di fare il campeggio in Romania.
Aprile: il 17 mobilitazione a Bruxelles e occupazione di terra a Ginevra.
Maggio: il 7 occupazione di terreni collettivi nel corso della lotta contro l’aeroporto vicino a Nantes, la ZAD di Notre-Dames-Des-Landes.
Settembre: campeggio a Rosia Montana, Romania.