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Inizia Reclaim the Fields

Mercoledì 29 è iniziato il meeting di Rtf. I nuovi arrivati ed il gruppo formatosi con RtSeeds si sono integrati e hanno dato vita a nuove assemblee e workshop. Sono evidenti due priorità: la partecipazione alla lotta NO TAV e la volontà di occupare un terreno.

La giornata di ieri è stata dedicata ai vari workshop e alla preparazione dell’occupazione mentre la sera abbiamo raggiunto il movimento NO TAV, principalmente con l’intento di fare una presentazione di RtF ma date le circostanze non è stato possibile farla e si è raggiunto il corteo e occupata l’autostrada.

Oggi Venerdì 2 Maggio abbiamo occupato uno dei terreni demaniali del comune di Torino che è anche parte del progetto del TAV. Questo fazzoletto di terra resistito alla cementificazione si trova in corso Marche angolo corso Francia dove passerà il TAV nel suo tratto metropolitano insieme a metropolitana e autostrada in una serie di tunnel sottoterra. Abbiamo scelto questo, tra i terreni demaniali destinati alla svendita da parte dello stato, per la sua collocazione particolare che ci ha permesso di unire i due temi principali che hanno portato a Torino RtF: la riappropriazione e l’autogestione della terra e la lotta NO TAV.

Le iniziative di RtF sono state spostate lì per il pomeriggio metre alcuni si dedicavano alla lavorazione del terreno che è stato ribattezzato “Orto NO TAV” ed è stato zappato formando la scritta: NO TAV, sulla quale cresceranno fiori e ortaggi. Al termine della giornata tutti i partecipanti hanno deciso di ritornare verso il Mezcal in corteo bloccando corso Francia e poi il centro di Collegno per poi ritrovarsi per incontrare i ragazzi della ZAD che sono qui per presentare e discutere della lotta che stanno facendo contro l’aeroporto di Nantes.

Domani le energie saranno principalmente concentrate sulle iniziative NO TAV mentre stiamo progettando per domenica un’altra giornata all’orto.


RtS – Prime giornate

Le assemblee di RtS proseguono e da questa mattina si organizzano workshop e dibattiti per le giornate del 27 e del 28. Nella assemblea di domani mattina verrà stilato un elenco che sarà poi disponibile on-line.

Oggi si è svolto lo scambio dei semi con la partecipazione di molte persone tra RtS, amici e passanti. La giornata continua ora con l’assemblea su orti e terreni demaniali mentre si concluderà con la pizza e l’inaugurazione del forno autocostruito del Mezcal.

 


Inizia Reclaim the Seeds

Il primo meeting di RtS è iniziato. Sono accorsi in molti qui al Mezcal Squat e altri arriveranno. Per chi si accinge a venire, ricordiamo se possibile di portarsi un sacco a pelo o una coperta e di contattarci via email per comunicarci quante persone hanno bisogno di ospitalità di modo da organizzare più facilmente gli spazi.

Ieri, venerdì 24 febbraio si è tenuta la prima assemblea organizzativa in cui si sono discusse le modalità di autogestione. Innanzitutto si è definita la completa autogestione degli spazi comuni che sono a disposizione di tutti e di cui tutti sono responsabili. Si è poi discusso come gestire i pasti e il cibo. E’ stata fatta una spesa di beni di prima necessità quali pasta, farina, legumi, ecc.. che verrà suddivisa tra chi vorrà/potrà contribuire. Per altri generi alimentari si faranno recuperi presso i mercati mentre chi è produttore può contribuire portando i suoi prodotti da condividere. La cucina è stata organizzata intorno ai due pasti principali, chi è disponibile per cucinare pranzo o cena lo segnala il giorno prima, perciò si sono definiti gli orari per i due pasti: 13:30 e 20:30.

Questa mattina, si è tenuta la prima assemblea rigurdante le tematiche di RtS. E’ stata allestita una saletta in cui mettere a disposizione il materiale cartaceo da condividere ed è stata fatta la proposta di dedicarsi all’ampliamento dell’orto urbano durante lo scambio dei semi di domani.

La prossima assemblea è stata fissata per domani, domenica 26 febbraio, alle ore 10. Il raduno procede bene, le persone riunte qui arrivano da luoghi ed esperienze diverse ma con molte cose in comune e tutti sono volenterosi di discuterle, condividerle e metterle in pratica.


RIPRENDIAMOCI LA TERRA!

Prima che sia venduta. Migliaia d’ettari di  terreni demaniali ogni giorno vengono ricoperti di cemento, trasformati in strade, svincoli, bretelle, capannoni, supermercati, condomini, villette a schiera. Sotto i nostri occhi vediamo i luoghi che abitiamo o vorremmo vivere trasformati e resi irriconoscibili da un’urbanizzazione senza limiti; sotto le ruspe finiscono sponde di fiumi, boschi, terreni agricoli.

Il Demanio, o quel poco che è rimasto di quell’enorme patrimonio che da sempre appartiene a tutti, da decenni subisce l’erosione di chi se ne impossessa per trasformarlo in proprietà privata. Migliaia d’ettari di terreni che diventano in poco tempo un uso esclusivo o proprietà  di qualcuno e sottratti ad un uso collettivo.

Ora questo processo sta subendo una forte accelerazione. Le leggi appena varate dal nuovo Governo prevedono un’annuale privatizzazione del patrimonio demaniale. Lo Stato sta vendendo  qualcosa che appartiene a ciascuno di noi, che potrebbe essere usato da tutti e di cui nessuno è proprietario. I beni del demanio sono pubblici perché sono senza proprietari e nessuno, tanto meno lo Stato può appropriarsene per venderli.

Quello che rimane del  territorio, che non sia legato in qualche modo alla merce e non porti profitto è in via di cancellazione totale e con esso la possibilità di creare spazi e luoghi usabili da tutti per l’oggi e per il futuro. Qualunque motivo venga messo in campo per vendere il Demanio non è sufficiente per giustificarne il furto alla collettività. Se “la proprietà è un furto” questa è una situazione in cui questa verità si manifesta nel modo più lampante e brutale.

Bisogna impedire che le terre demaniali vengano vendute,
e che non solo rimangano della collettività, ma che si incominci a pensarle e praticarle come territori dove si possano insediare attività gestite dalle persone, collettivamente, fuori e lontano dalla speculazione e dal mercato.

Occupare queste terre per impedirne la vendita significa preservarne le caratteristiche di bene comune, riappropriarsene, trasformarli in campi, orti, giardini e parchi autogestiti potrebbe aprire la strada ad un modo differente di considerare il rapporto tra tutti e il territorio in cui viviamo.

Su queste terre è possibile costruire un pezzo di quel futuro che ha alla base una produzione locale, diretta, biologica del cibo, dove il controllo di questo bene primario non sia in mano all’industria agroalimentare,  dove si instaurano nuovi rapporti tra le persone, si pratica la libertà di agire lontani dal mercato. Se si vende il demanio è per sempre.

Dove sono le terre demaniali lo puoi vedere qui.
http://occupatene.noblogs.org


Autocostruzione semenzai al Mezcal

Sabato 18 Febbraio dalle ore 15 al parco della Certosa di Collegno l’orto del Gelso e Tourinorto presentano: una giornata dedicata all’autocostruzione di semenzai.

Questi serviranno per i semi e le piantine che saranno gestiti in modo collettivo e serviranno tutti gli orti urbani che vorranno utilizzarle. I materiali necessari li forniranno gli ortolani, vieni a costruire le strutture.

Pianteremo i semi che ci scambieremo durante l’annuale scambio dei semi che si tiene al Mezcal. Quest’anno sarà in concomitanza con la prima assemblea italiana di Reclaim the Seeds e Reclaim the Fields. Per saperne di più vai alla pagina Reclaim the Fields oppure alla pagina: Assemblea 2012.

L’orto del Gelso si trova nel Parco della Certosa di Collegno nei pressi del Mezcal, è un orto urbano collettivo che è nato un anno fa in occasione dello scambio dei semi. Dopo la pausa invernale attende l’apparto di nuove energie per ripartire. Per sapere come raggiungerlo visita la sezione come raggiungerci.

Tourinorto è un gruppo informale di appassionati di orticoltura urbana collettiva. E’ nato in occasione di un tour di diversi orti urbani torinesi (da qui il nome). Di tourinorto fanno parte sia soci di associazioni attive nel settore che semplici cittadini, che si prendono cura di orti diffusi in diverse zone di Torino, altrettanto diversi fra loro: su aree private, su aree pubbliche, su aree date ufficialmente in concessione e su aree neglette occupate e curate in maniera spontanea. Li accomunano la gestione collettiva, l’attenzione all’ambiente, pratiche biologiche e/o sinergiche, l’attenzione allo spazio urbano e alla socialità.


Presentazione nuovo orto urbano + Proiezione “Genuino Clandestino” CSOA Gabrio

Serata di presentazione del nuovo orto urbano di via revello 3 presso il
csoa gabrio con:
/h.20/Cena di autofinanziamento vegana-ortolana/

/h.22/Proiezione del film “GENUINO CLANDESTINO” prodotto e presentato da INSU^TV/
/scambio di semi e piante/


Assemblea organizzativa aperta il Giovedì

Ieri, Giovedì 19 Gennaio si è tenuta al Mezcal la prima assemblea per l’organizzazione della “10 giorni”.  Abbiamo scelto una assemblea aperta a tutti per coinvolgere il più possibile in questa iniziativa che non sarà solo una scambio/incontro di conoscenze e pratiche ma anche una esperienza diretta di autogestione tra tutte le persone (e saranno tante) che verranno al Mezcal come ospiti e come partecipanti.

 D’ora in avanti quello del Giovedì sera al Mezcal sarà un appuntamento fisso per chi volesse contribuire alla creazione di questo incontro con proposte o collaborazioni. Per maggiori informazioni su orari e modalità ascolta Radio BlackOut 105.250 FM, durante ogni trasmissione vengono letti gli appuntamenti della settimana tra i quali ci sarà anche l’assemblea del Giovedì.


Presentazione assemblea – allegato al Bollettino di Reclaim the Fields